O, per meglio dire, i dubbi sull’ingenuità, o l’ignoranza (nel senso di mancanza di conoscenza), di chi, in questi giorni, sta condividendo sui social il proprio QR-code del Green Pass come fosse un prestigioso trofeo.
Siamo consapevoli di cosa, e quanto (tanto), stiamo diffondendo condividendo l’immagine del nostro QR-code? L’euforia di aver ottenuto il Green Pass per poter finalmente viaggiare in libertà ci sta facendo dimenticare i pericoli che corriamo nel diffondere i nostri dati personali?
Il Garante per la protezione dei dati personali, nella persona dell’avv. Guido Scorza, lancia un allarme in proposito.
“Con l’arrivo dei primi Green Pass nelle nostre mani cominciano a comparire sui social le immagini dei primi QR-code che chi lo ha ricevuto esibisce trionfalmente. E’ una pessima idea.”
Infatti questo QR-code non contiene soltanto un lasciapassare “on/off” e il nome dell’utente, ma una miriade di dati, per di più sanitari, che possono essere facilmente letti da malintenzionati che potrebbero usarli per molteplici funzionalità, quali rivendere i dati così ottenuti, usarli per truffe, per discriminare (assumere o no una persona a seconda se sia vaccinato o meno, tanto per fare un esempio) e altre attività che possono recarci danno, o addirittura recare danni alla comunità, clonandoli e usandoli per falsificare i Green Pass stessi, inficiando così la funzione che ci si prefigge con l’uso di questo passaporto sanitario.
Occorre quindi avere il buon senso, ci esorta il Garante, almeno di non pubblicare il QR-code stesso, se proprio non si può frenare l’entusiasmo di diffondere la notizia di aver ottenuto il tanto agognato lasciapassare.
Per leggere l’intervento del Garante, cliccare sul seguente link:
https://www.garanteprivacy.it/home/docweb/-/docweb-display/docweb/9673513
Nota Bene: non conoscendo l’origine del QR-code presente nell’immagine scaricata da siti free, noi di Schmidt Consulting abbiamo sostituito il QR-code dell’immagine originale con quello generato dal nostro sito, a tutela di ogni eventuale diritto che poteva essere stato leso.