Antonello Soro, presidente dell’Autorità Garante della Privacy Italiana, dichiara in modo lapidario che:
«Non ci saranno proroghe»
«Siamo, tuttavia, consapevoli che i cambiamenti imposti dal GDPR rappresentano in questa fase un grande impegno per le imprese e le pubbliche amministrazioni, anche per effetto del ritardo con il quale viene esercitata la delega prevista dalla legge 163 del 2017».
Queste le parole del Garante con le quali da un lato ribadisce che non ci saranno proroghe ma dall’altro dichiara che l’Autorità è consapevole delle difficoltà che le imprese stanno incontrando in questo periodo per la messa a norma della normativa.
Dichiara dunque la disponibilità ad accompagnare le aziende italiane in questo passaggio «con un approccio equilibrato e pragmatico, facendo appello alla categoria della saggezza».
Tradotto: se iniziate ad adeguarvi alla normativa e ci riuscite in tempi ragionevoli saranno comprensivi. Se non fate nulla, sanzioneranno senza pietà.